Siamo agli esordi un rock epico, antico nonostante il futuro di queste macchine. L’eros è rivolto a se stessi, sin dal primo singolo “Ora qui” e poi proseguendo con il singolo nuovo dal titolo evocativo: “Niente”. Sono La stanza di Iris e il tono medievale del suono distopico non fa altro che sottolineare ogni passaggio. Ritrovarsi nel silenzio che c’è…

Un suono che se pur rock ha molta intimità dentro. In fondo siamo dentro una “stanza”… o sbaglio?
Si ci piace dare l’idea di quello che può essere vivere dentro la nostra stanza quindi dare un senso di intimità, di personale.

Dunque in generale il vostro suono pensa all’intimità di una stanza o cerca di uscirne?
Il nostro suono ha come obiettivo quello di invogliare più persone ad entrare nella stanza e poi farli uscire ognuno con una sua idea o interpretazione di quello che ha sentito

Quanto pesa la bellezza e il glam per la resa del vostro suono?
Musica è bellezza.Pesa tanto perché permette di avere poi leggerezza all’ascolto, quasi a dare la possibilità di poter viaggiare ovunque.

E questa veste decisamente epica e fuori dal nostro tempo di macchine? Da cosa arriva?
Arriva dal nostro background e da come siamo cresciuti artisticamente. È il nostro DNA impossibile da cambiare.

Alla fine… tutto è “Niente”?
E Niente è tutto. È il punto zero da dove ripartire. Lasci ogni peso accumulato, tracci una linea e inizi un percorso fino alla prossima. Ogni volta cercando di avvicinarti il più possibile a capire chi sei.