MÄ€RCY lo canta a gran voce dentro barre metropolitane di questo nuovo singolo assai ancorato anche alle scuole classiche: “Spilla Prada” vuole farci soffermare sulla ricchezza di esistere. Ricchezza che no codifichiamo col materialismo, con la distrazione, con gli eccessi da sbandierare. Un’estetica che ormai sta prendendo il predominio…

Quanto gusto americano dentro questo brano… anche nelle foto promozionali… è qualcosa da cui non prescindi neanche dentro i classicismi delle soluzioni vero?
A livello sonoro penso che questo pezzo ricordi più la scena inglese, ma penso che l’America e molti gruppi importanti siano intrinsechi nel nostro stile, penso che infondo la nostra musica rispecchierà sempre le nostre influenze.

Il classico incontra il futuro secondo te? Si, è già successo regalando bei risultati. Come ti pensi nei panni del futuro? Suoni, modi, arrangiamenti…
Bella domanda, ho un background molto hardcore, ho sempre ricercato quella forma di sound e credo che piano piano stia uscendo e uscirà fuori sempre di più.

Perché invece avete scelto di ancorarvi ad una scuola classica? In particolare “Spilla Prada” che radici ha?
Il rap ha mille sfaccettature, siamo cresciuti col classico ma questo non implica restare ancorati a un sound, questo pezzo è nato dalla sperimentazione di Valter e Nemesis, la voce è arrivata dopo, mi ha ispirata e trasportata subito.

Violenza, trasgressioni ormai divenute abitudini. Secondo te qual è la soluzione?
La soluzione è data anche dalle possibilità di vita, per migliorare determinate realtà serve stabilità sociale ed economica. Serve sensibilizzazione e apertura mentale, oltre che un sistema che aiuti realmente.

E tu personalmente come vivi in relazione a questi tempi? Oltre questo brano, la tua personalissima battaglia?
Io cerco di non farmi trasportare, guardo e sintetizzo ma cerco sempre di avere un occhio critico distaccato, sia nei miei confronti che in quelli sociali. La mia battaglia è una vita di guerra, ci sono battaglie di cui non si parla abbastanza oltre a quelle che viviamo ogni giorno, io ringrazio la musica che mi ha da sempre dato modo di combattere le mie e nel mio piccolo dare voce a le altre.

Che poi dal titolo alla strofa relativa, “Spilla Prada” è anche un’invettiva al materialismo, al consumismo, alla superficialità di tutto questo o sbaglio?
Giusto, il gioco nasce da quello, siamo sopraffatti dal materialismo che ci siamo scordati dell‘essere.
Spilla Prada e un invito a dare valore prima che sia troppo tardi, a non perderci nel consumismo e ad andare oltre barriere e stereotipi.