Il rock ormai sembra davvero tornato di moda. E le derive che prende sono sempre affascinanti nel loro rimescolare il passato di grandi stili e semine. Gli Overcardano tornano in scena e lo fanno con l’ennesima nuova scrittura, un singolo che speriamo approdi (con le altre release) al tanto atteso disco. “Green Power” è di terra e di ecologia e di attenzione che parla… un urlo indiscusso, una bandiera non solo politica ma assolutamente salvifica contro la devastante progressione di un futuro tecnologico ed umano ignaro di tutto. Che presto di futuro non potremo più parlare… decisamente interessante l’intervista che segue. Buona lettura…

La terra sta morendo… ma tanto non sono problemi nostri… giusto?
L’Onu sosteneva anni fa che rimanevano alla terra circa 12 anni ancora di risorse da sfruttare, e poi ci saremmo trovati in serie difficoltà a livello di energia, di clima di cibo. Abbiamo già visto che in piena estate al nord Italia ci sono arrivati sulla testa chicchi di grandine grossi come un limone mentre nello stesso momento nel sud Italia ci trovavamo in piena siccità con l’acqua razionata. Questo è un dato di fatto. Ma il vero problema per noi persone comuni è il concetto di “consapevolezza”. Mi spiego meglio: tutti conosciamo il problema del clima ma sembra sempre che la cosa non ci riguardi direttamente, cioè non abbiamo la consapevolezza della gravità della cosa. Un po’ come la “canzone del Maggio” di De André in cui parlava di coloro che di fronte alle rivendicazioni di quegli anni “giravano la testa dall’altra parte” ma che invece De Andre considerava “lo stesso tutti coinvolti”.
Ecco sul tema del clima siamo davvero “tutti coinvolti”, è una cosa che ci riguarda davvero molto da vicino. Nessuno si senta escluso. Soprattutto perché sembra che la gravità della situazione non sia realmente percepita. Si tutti conoscono il tema ma quanti hanno capito la gravità della situazione?
Guarda che la canzone GREEN POWER non è una accusa verso qualcuno, non è che noi ci sentiamo miglior di altri, ma semplicemente ci siamo accorti che noi per primi “non ci eravamo accorti” della reale portata della situazione climatica. Perdona il gioco di parole. Noi stessi fino all’anno scorso erravano a conoscenza del problema del clima ma non ne eravamo “consapevoli” questo è il tema vero.

Cosa stiamo lasciando alle nuove generazioni?
Un sacco di caos!!! Ma io penso le nuove generazioni faranno meglio di noi. Forse dopo la fine della Seconda guerra mondiale questo è in assoluto uno dei periodi peggiori che abbiamo mai vissuto. A parte il Covid, ci sono due guerre note a tutti in corso (Russia-Ucraina e Israele-Palestina), poi c’è la situazione tra Cina e Taiwan che è pronità ad esplodere. Il clima sta peggiorando. Si continua ad utilizzare le vecchie forme di energia come il petrolio ed il carbone mentre oltre al gas avremmo l’energia solare e l’eolica. Nel brano GREEN POWER noi lo diciamo forte e chiaro cosa fare! “L’energia del sole del vento è del mare questa è la GREEN POWER che ci salverà”! Più chiaro di così!!!! C’è un vecchio detto che dice che nei periodi bui nascono grandi uomini. Quindi poiché questo che viviamo è un periodo veramente buio, di conseguenza, i ragazzi e le ragazze che stanno nascendo oggi diventeranno uomini e donne di grande livello. Vedremo e il detto ha ragione oppure no!

E che musica stiamo lasciando? Sembra di saltare di argomenti ma penso che le cose siano molto legate…
La domanda non è per nulla banale ma anzi apre il campo ad una serie di riflessioni molto ampie. Per quanto riguarda cosa stiamo lasciando a livello musicale noi pensiamo che la musica sia sempre in generale l’espressione del periodo storico in cui è prodotta. Se il periodo storico è ricco di idee e di fermento allora la musica sarà anch’essa ricca di idee. Negli anni ’60 la musica ha espresso tutta l’energia rivoluzionaria e carica di cambiamento di cui erano intrisi gi anni ’60. Ahimè, oggi nel 2024 la musica esprime l’esatto stato di questo periodo. Poca creatività innovativa e ad essere sinceri io vedo anche molta paura di essere sé stessi. Dico questo perché sembra che oggi tu ti debba uniformare sia come persona che come artista. Oggi ciò che conta è rientrare nei canoni della musica attuale il più possibile, quello che chiamano il “mainstream”. Se pensi un attimo all’ultimo San Remo ti ricorderai che quasi tutte le canzoni iniziavano con il pianoforte e voce, poi crescevano e poi si chiudevano con una nota secca. Non c’era una coda o un crescendo. Molta uniformità nella struttura del pezzo.
Per quanto riguarda OVERCARDANO noi abbiamo una idea molto personale e particolare sul concetto di creazione di brani o di testi. Secondo noi tutto già esiste nel mondo delle idee o dell’iperuranio, tanto per citare Platone. Ogni artista è una sorta di medium o oppure una “radio” che attraverso l’ispirazione si proietta in questa dimensione e dà li preleva i tesori della creatività che in realtà già esistono. Quindi musica e parole già esistono ed il grande artista è quella che si sintonizza con le melodie più belle e con le parole più poetiche. Noi definiamo il nostro modo di scrivere come “scrittura medianica” cioè non siamo noi a scrivere la canzone ma è la canzone stessa che si manifesta attraverso di noi. Nelle composizioni a noi è sempre sembrato di “andare a cercare” qualcosa che già esiste, che è già stato creato e che deve solamente essere “portato sulla terra”. Questa è la stessa idea che aveva della scultura il grande Michelangelo che sosteneva che la scultura si fa “per via di levare” e non “per via di porre” Lo scultore elimina la materia che nasconde la forma, essendo quest’ultima già idealmente presente, ed è esattamente la stessa cosa che le canzoni che idealmente già esistono. L’artista le porta solo sulla terra.

Per voi il futuro che suono ha?
Noi ci stiamo letteralmente “godendo il viaggio”! Abbiamo appena pubblica il quarto singolo “GREEN POWER”, stiamo assaporando la soddisfazione di essere presenti nel panorama musicale con ben quattro singoli. Dando però uno sguardo al futuro ti direi che ci sono due progetti che ci piacerebbe realizzare. Il Primo è l’obiettivo più naturale per un musicista: “suonare dal vivo”. Suonare dal vivo credo sia per un musicista la cosa più bella in assoluto. Lo scambio di emozioni con chi ti ascolta, stare al centro del palco a cantare le tue canzoni e magari sentire il pubblico che canta con te scandendo a memoria le parole delle tue canzoni credo sia l’esperienza più gratificante che ci sia. Noi del gruppo OVERCARDANO veniamo tutti da anni di concerti dal vivo ed è quindi ovvio che suonare dal vivo sia per noi un obiettivo primario. Il secondo obiettivo, per rispondere alla tua domanda, sarebbe quello di creare una “raccolta di brani”. Non so se vale ancora oggi l’idea di un album completo o di un CD, ma di sicuro una raccolta di materiali sia quello uscito come singolo sia altre canzoni di livello potrebbe in effetti essere una bella idea. Noi abbiamo tanta musica e ci piacerebbe condividerla con chi ci segue